Nato nel 1952. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione e arte applicata, per una visione globale del "fare" artistico. Pratica la contaminazione e il dialogo tra le diverse forme di espressione dando vita a collaborazioni con artisti di altre discipline. Inizia ad esporre nel 1974. Entra a far parte dell' Associazione Belle Arti di Como nell'ambito della quale conosce Mario Radice e Aldo Galli. Ha modo di avere scambi proficui con i due maestri dell’astrattismo comasco e di esporre con loro in alcune collettive.
Alla ricerca e alla sperimentazione sui materiali affianca un'intensa attività espositiva, precisando la propria vocazione scultorea pur non rinunciando mai al colore: che si palesa sempre nella cromaticità dei materiali impiegati (la stessa pittura, del resto, è costantemente praticata sia come ricerca autonoma sia come supporto alla scultura). La volontà di esplorare diversi modi espressivi lo porta anche ad alcune incursioni nel campo della fotografia e della performance, come "Me stesso in vendita" ad Art Basel del 1978 e "Il volo di icaro" a Fabiano (Lucca) nel 1985. Nel 1984/85 ha numerosi soggiorni in Germania ed espone a Bonn, Francoforte, Stoccarda, Bruxelles, Anversa.
Nel 1986 espone i suoi marmi a Como in piazza San Fedele, dove tiene un laboratorio di scultura. A questa esperienza seguirà un periodo di attività didattica sperimentale nella scuola. Nello stesso anno partecipa a "Matita su carta" a Como, a cura di Luciano Caramel. 1988, dal catalogo Finestre
Nel 1988 espone alla galleria Schubert di Milano il ciclo "Finestre" accompagnato da un racconto poetico-letterario di Gérard G. Lemaire. Si tratta di dipinti su tavole sagomate con elementi mobili o in rilievo, che tracciano un itinerario simbolico intorno al concetto di finestra: intesa come soglia, luogo di confine e di relazione tra interiorità e mondo esterno, individuo e altro-da-sè. Nel 1989 è invitato alla mostra "Italian Contemporary Art" a Kyoto e viene allestita la personale "Ombre sideree" al Castello di Carpi (Modena) a cura del Centro Documentazione Arte Contemporanea. La sua iconografia si arricchisce di ulteriori elementi, che alludono al viaggio, alla riflessione sull'identità: ed ecco le valigie, gli specchi, le porte, le traiettorie e le scie luminose. Nel 1991 espone ancora alla galleria Schubert e in contemporanea alla galleria Il Salotto di Como con la personale "Incoerente Eternità" a cura di
Pierre Restany,
pubblicando per l'occasione un volumetto-catalogo di racconti brevi ispirati al ciclo di opere. Nello stesso anno viene invitato alla mostra celebrativa di Piero della Francesca a New York, Buenos Aires, Firenze, Roma, Urbino. 1992, Galleria Marconi, Milano
Nel 1992 realizza un' installazione alla galleria Marconi di Milano e sue opere vengono riprodotte su una serie di copertine delle riviste "Flare Architectural Magazine" e "Psychologos", per la quale firma un'intervista ad Arnaldo Pomodoro. È dello stesso anno una serie di sculture in terracotta policroma, tecnica con la quale dà inizio anche al ciclo dei "Libri", che sviluppa il tema della memoria e del racconto. Nel 1993 l'Assessorato alla Cultura del Comune di Como allestisce la rassegna "Emilio Alberti-Tempo reale" con opere appositamente create per gli spazi della ex chiesa di S.Pietro in Atrio e gli commissiona la monumentale scultura-pendolo "Perpetuum mobile" per la piazza antistante il lago, ora collocata all'Istituto Ca' d'Industria a Como. Sempre a Como realizza una installazione sul Tempio Voltiano. Nel 1994 è invitato ad ARTEXPO di New York e dà vita con altri artisti alla rassegna d'arte ambientale "A filo d'acqua", sculture galleggianti nelle acque del lago, a Como. E' dello stesso anno la mostra "Racconti del solstizio" alla Galleria Schubert di Milano. Foggia 1995
Nel 1995 e '96 realizza diverse installazioni in spazi pubblici, tra cui
"Volo a vela" lungo via Altamura a Foggia,
"Galileo" in via Festa del Perdono a Milano e "Articolo 11" in piazza San Fedele a Como. Nel 1998 inizia una ricerca sull'interazione tra musica, arte visiva e ambiente, dando vita all'allestimento sonoro-visivo "Luoghi segreti" con il musicista Maurizio Mora. Un percorso attraverso un'iconografia simbolica che caratterizzerà la ricerca degli anni successivi: labirinti, impronte, vortici, specchi d’acqua che poi trafigge, taglia con la cesura netta di un pendolo, un filo a piombo, un raggio di luce, un’ombra.
Nel 1999 fonda "ARTEMI art project",
un progetto interdisciplinare che unisce la sperimentazione e la ricerca artistica alla realizzazione di multipli, oggetti d'arte e di design.
Nel 2000 espone alla Galleria La Fenice di Lugano. Nel 2011 "Mondi liquidi", opere 1995-2010, antologica allestita dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Como nella ex chiesa di San Pietro in Atrio.
Nel 2013 ha inizio il progetto interdisciplinare “Acqua”, al Monastero di S. Maria del Lavello a Calolziocorte (Lecco), mostra personale con interventi poetici e incontro a più voci, che si svilupperà nel tempo con artisti di altre discipline. Nello stesso anno le personali:
"Labirinti" al Castello di San Pelagio, Museo del Volo, Padova, con interventi di M.Caldarelli, F.Rigon e letture di testi di J.L.Borges,
“Prova d'artista”, idee, multipli, oggetti, alla Galleria Il Salotto, Como. Una riflessione su unicità e serialità dell' arte. Il multiplo diventa un’opera unica grazie alle modifiche compiute su ogni pezzo, superando così le categorie di unicità e riproduzione. Dongo, Maggio 2017
Lo stesso anno viene inaugurata una sua opera pubblica: il bassorilievo in ceramica di grandi dimensioni
"Petul" sul lungolago di Dongo, Lago di Como. Realizza inoltre l'installazione di arte ambientale "Passaggio" a Milano lungo il naviglio Martesana. |